Over 80: toglietemi tutto ma non la patente!

03.02.19
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Over 80: toglietemi tutto ma non la patente!

L’ Italia è un paese di vecchi: stando alle statistiche. Gli ultrasessantacinquenni,  sono 13,4 milioni, oltre il 22% della popolazione (ISTAT 2017). Di questi, tanti sono quelli che ancora guidano e sono considerati la categoria più a rischio della strada.


Anziano al volante pericolo costante? Può darsi.


A causa dell’invecchiamento della popolazione italiana, la percentuale di anziani alla guida stà crescendo notevolmente e il rinnovo della patente è un problema molto sentito da questo tipo di target date le condizioni di salute spesso non buone.


Ma quando occorre fare il rinnovo?


La patente di guida, deve essere rinnovata a scadenze diverse a seconda della categoria posseduta e dell’età del conducente.


Per ricordarsi la data del rinnovo basta tenere a mente la “regola del compleanno”, introdotta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nel 2012 stabilendo che la scadenza del documento corrisponde alla data del compleanno del conducente.


Nel 2017, tra le novità introdotte dal codice della strada,  il rinnovo della Patente A e B per la guida delle automobili, si effettua:




    • ogni 10 anni fino al raggiungimento dei 50 anni di età,

    • ogni 5 anni per età compresa tra 50 e 70 anni,

    • ogni 3 anni tra i 70 e gli 80 anni e

    • ogni 2 anni dopo gli 80 anni.



Il rinnovo, consiste in una visita per l’accertamento dei requisiti fisici e psichici di idoneità alla guida da parte di medici abilitati. Le visite mediche vanno effettuate presso i medici autorizzati (enti convenzionati, autoscuole o ASL) e presso le Commissioni Mediche Locali.


 Gli over 80 sono la categoria di automobilisti che ha l’obbligo di presentarsi ogni 2 anni per rinnovare la patente e sono sottoposti a più frequenti visite mediche presso i medici abilitati così come previsto dall’articolo 119 del Codice della Strada.


Alle visite mediche, la commissione si trova di fronte ogni tipologia di anziano patentato. Dall’ottantenne che si crede ancora un ragazzino sfoderando un ipotetico fisic du roll, a quello tutto acciaccato e in sovrappeso. Oppure quello,  come il mio conoscente 81enne, che circa sette mesi prima del rinnovo patente, si è recato puntualmente, a intervalli regolari, sia dall’ottico di fiducia  che presso l’Agenzia di Pratiche Auto dove avrebbe fatto  la visita col medico competente. Il Sig. Adelmo, questo nome fittizzio, aveva paura che non gli rinnovassero la patente e quindi di non poter più andare a spasso con l’anziana moglie malata che amava tanto girellare in auto!!! Come andò la visita? Bene, il Sign. Adelmo rinnovò la patente per due anni e tuttora lo incontro in giro con la sua pandina blu con accanto la sua signora.


Saper guidare l’automobile, è un indice di autonomia funzionale. Se ad aun anziano, viene tolta la patente esso, si sentirà invalido e sentirà lesa la sua identità personale. Molto spesso, gli anziani ai quali è stata sospesa la patente, cadono in  depressione e si  isolano socialmente. E’ importante capire quando smettere di guidare. Importante è la vicinanza della famiglia in questo momento doloroso del ciclo di vita. Spesse volte sono i figli stessi che chiedono alla Commissione di non rinnovare la patente al genitore perchè preoccupati per l’incolumità sua e degli altri ( pedoni, automobilisti).


Tra le  varie condizioni che possono alterare la capacità di guida e creare situazioni di pericolo in età avanzata troviamo: assunzione di farmaci, problemi a vista e udito, calo dei riflessi.


Molti sono gli anziani ultraottantenni che si sottopongono a visita medica per ottenere il rinnovo della patente. Durante la visita, i pazienti vecchietti, hanno l’obbligo di riferire ai medici della Commissione, eventuali patologie  di cui soffrono (cardiopatie, diabete, malattie mentali e degenerative, apnee notturne con sonnolenza diurna, sordità, riduzione del campo visivo).  La Commissione, rilasciando il certificato  di idoneità alla guida, deve tutelare  i cittadini che potrebbero essere vittime di incidenti stradali (pedoni, ciclisti, automobilisti).


Come spesso apprendiamo dalla cronaca nera, sono decine i casi di incidenti che coinvolgono automobilisti anziani e alcuni contromano in autostrada.  Certo che, se alle rotonde, alla nuova segnaletica e a città più trafficate, aggiungiamo le nuove nuove tecnologie moderne come il navigatore satellitare, l’ infotainment e lo smartphone, potrebbero avere difficoltà i giovani, figuriamoci un anziano ottantenne!!!


E’ del marzo di questo anno la notizia che una città giapponese ha creato uno strano incentivo: gli anziani che rinunciano alla patente di guida potranno avere uno sconto sul proprio funerale. Il dipartimento di polizia di Ichinomiya ha lanciato la strana promozione in collaborazione con un’agenzia di pompe funebri, la Heiankaku, che ha 89 sedi nella prefettura di Aichi, dove si trova la città: chi accetta di riconsegnare la patente e non guidare più, potrà avere il 15% di sconto sul proprio funerale. A riprova della rinuncia, per accedere così alla promozione, la polizia rilascerà appositi certificati a chi riconsegna la patente.



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L’idea, arriva in seguito alla recente ondata di incidenti nel paese. Alcuni di questi, sarebbero causati dal fatto che i guidatori confondono il pedale dell’acceleratore con quello del freno (testata Kyodo News). Lo sconto, può essere esteso anche ai familiari di chi decide di rinunciare alla licenza di guida, inclusi quelli che vivono fuori dalla prefettura. Che dire, iniziativa curiosa, dato che in Giappone, i funerali costano tanto!!!


Conseguenze psicologiche e sociali del ritiro della patente sugli anziani


L’anziano a cui viene tolta la patente si trova ad avere da un giorno all’altro, indipendenza ridotta, difficoltà negli spostamenti che gli impediscono di svolgere le  attività quotidiane come ha fatto sin a quel momento.  Inoltre, è maggiormente insoddisfatto della propria vita, sente di non avere più un ruolo all’interno della società.  Perde la macchina, perde la propria autonomia. Il poter guidare l’auto, permette all’anziano di partecipare attivamente alla vita sociale della comunità in cui vive.


Per i conducenti anziani, non  ci sono norme specifiche di circolazione stradale. Secondo le stime della Commissione Europea, il tasso di incidenti mortali che coinvolgono conducenti di età superiore a 75 anni è cinque volte superiore alla media per i conducenti in generale e il loro tasso di lesioni è doppio. Gli anziani è vero, sono fisicamente vulnerabili, ma più accorti nel guidare rispetto ai giovani data la loro esperienza. Per esempio, non prendono le macchina all’ora di punta,  guidano per meno km all’anno, percorrono brevi distanze ed evitano di guidare al crepuscolo, di notte, o con il maltempo. Non solo, gli anziani conducenti, sono più prudenti, vanno più piano e tendono a correre meno rischi.


Tuttavia, alcuni anziani, non accettano di mettere le chiavi dell’auto nel cassetto e nonostante gli acciacchi e le funzionalità rallentate, continuano a guidare. La maggior parte degli incidenti automobilistici che coinvolgono conducenti anziani si verifica di giorno e nei giorni lavorativi. Nella maggior parte dei casi, gli incidenti avvengono perchè l’anziano o non rispetta il diritto di precedenza, o i segnali di stop   o un semaforo rosso, o dall’incapacità di mantenere un corretto posizionamento in corsia, e tendono a verificarsi nelle situazioni di guida più complesse (impegnare un incrocio, svoltare a sinistra, o immettersi nel traffico). Gli incidenti automobilistici in genere coinvolgono più veicoli e causano ferite gravi e decessi.


Fonti:



 


 










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