Leggere fa bene?

02.03.19
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Leggere fa bene?

In Italia si legge sempre meno! Questo è un dato di fatto, statisticamente provato ( ISTAT, 2016). Personalmente amo leggere, forse perchè studio da una vita e quindi sono abituata a farlo di continuo. Sono vecchio stile, leggo solo in  cartaceo, senza nulla togliere agli e-book o ai nuovi dispositivi, ma, vogliamo mettere lo sfogliare una pagina  di un libro, annusare il profumo della carta…, allo statico click di un mouse?. Non c’è confronto, ammettiamolo. Ogni volta che entro in libreria esco con un libro o più di uno, per questo spesso devo evitarle, altrimenti potrei lasciarci lo stipendio!!.


In Italia si legge sempre meno! Questo è un dato di fatto, statisticamente provato ( ISTAT, 2016). Personalmente amo leggere, forse perchè studio da una vita e quindi sono abituata a farlo di continuo. Sono vecchio stile, leggo solo in  cartaceo, senza nulla togliere agli e-book o ai nuovi dispositivi, ma, vogliamo mettere lo sfogliare una pagina  di un libro, annusare il profumo della carta…, allo statico click di un mouse?. Non c’è confronto, ammettiamolo. Ogni volta che entro in libreria esco con un libro o più di uno, per questo spesso devo evitarle, altrimenti potrei lasciarci lo stipendio!!. Blog e siti internet in questo periodo suggeriscono letture ai futuri vacanzieri. Chi legge, lo fà con passione e, nonostante la fatica che ci vuole per farlo, chi legge, è motivato a farlo.


Il lettore vive le situazioni del protagonista della storia che stà leggendo, cerca di capire il suo stato d’animo, si immedesima in lui. Il lettore, si emoziona quando inizia a sfogliare le prime pagine…incuriosito dalla storia che andrà a leggere, come un bambino di fronte ad un regalo.


Apro una  una piccola parentesi per accentuare il fatto che in Italia non si legge; non leggono i bambini e non leggono  gli adulti, mentre c’è un calo drastico per gli adolescenti. E’ un problema serio questo, da non sottovalutare. Abbiamo bisogno di cultura e abbiamo bisogno di leggere perchè la lettura, permette di sognare ad occhi aperti,  dà il buon umore e allarga gli orizzonti facendo conoscere mondi diversi.


Leggere romanzi cambia il nostro cervello, parola di psicologi e neuroscienziati.



“La lettura è l’unico mezzo per scivolare, involontariamente, spesso in modo impotente, nella pelle di un’altra, nella voce di un’altra, nell’anima di un’altra”.


Joyce Carol Oates


La ricerca scientifica sottolinea i benefici della lettura. Dai risultati dello studio di David Kidd e Emanuele Castano, emerge che leggere aiuta le persone a capire meglio gli altri, in quanto i lettori cercano di immedesimarsi nel personaggio che stanno leggendo, cercando di capire il suo mondo interiore. Leggere  permette di comunicare, condividere storie, relazionarsi con gli altri e aumenta l’empatia. L’empatia, per chi non lo sapesse,è la capacità di mettersi nei panni dell’altro.


Lo studio, è stato pubblicato dalla prestigiosa rivista Science Gli autori, hanno effettuato cinque esperimenti su un gruppo di volontari, per misurare l’effetto della lettura di romanzi su una particolare facoltà definita Theory of Mind, o teoria della mente (ToM), una complessa capacità sociale che permette di comprendere gli stati mentali degli altri. La Teoria della mente, si acquisice non prima dei 5-6 anni d’età, anche se, secondo alcuni esperti,  bambini molto piccoli o perfino animali ne sarebbero dotati in forma rudimentale. Però, quando la Teoria della mente non si sviluppa in maniera corretta, nascono dei problemi nella capacità di interagire con gli altri, come nell’autismo, oppure in alcune forme di psicopatologia.


Gli autori, affiancati da un gruppo di esperti, hanno definito 3 categorie di pubblicazioni: la narrativa letteraria, che comprende romanzi e racconti di elevato valore artistico, che, secondo un’accezione comune raccontano fatti e personaggi inventati ma percepiti dal lettore come verosimili; la narrativa di genere, che comprende per esempio romanzi di appendice, fantascienza, o horror, e una terza categoria definita in inglese non fiction per indicare quelle opere che non rientrano nelle categorie precedenti, per esempio i saggi o le ricostruzioni storiche.


Per ogni categoria, gli autori hanno poi selezionato un certo numero di titoli da sottoporre, con attribuzione casuale, alla lettura dei volontari. In seguito, hanno ideato 5 esperimenti: a gruppi di persone dove è stata assegnata a caso la lettura di alcune pagine di romanzi o racconti contemporanei, o di romanzi di intrattenimento o di saggistica , oppure nessuna lettura. I ricercatori, hanno testato la teoria della mente dei soggetti usando diverse misurazioni standard. Una di queste misurazioni era effettuata con un test in cui si chiedeva ai partecipanti di guardare fotografie in bianco e nero di alcuni visi e di riferire quale secondo loro fosse l’emozione provata dalla persona raffigurata. Un altro, comprendeva diverse valutazioni della sfera affettiva e di quella cognitiva.


Dai risultati emerge che in tutti e cinque i test, i soggetti assegnatari di pagine di romanzi di tipo letterario avevano, ottenuto punteggi migliori, in media, rispetto a chi aveva letto libri delle altre due categorie (che invece non differivano tra loro in modo significativo).



Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è una immortalità all’indietro
(Umberto Eco)


Quindi gente, leggete, leggete e leggete!!!


Fonti:




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