Il fenomeno dello Stealthing

03.01.19
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Il fenomeno dello Stealthing

Alexandra Brodsky ha condotto uno studio per il Columbia Journal of Gender and Law, in cui parla del fenomeno chiamato “stealthing” ossia la rimozione non consensuale del preservativo durante un rapporto sessuale da parte del partner. Il termine viene usato per indicare la pratica in cui un uomo toglie il preservativo di nascosto durante un rapporto vaginale, quando la donna ha dato il suo consenso soltanto al sesso protetto. Questa pratica sessuale illegale si stà diffondendo come una moda ed espone le ignare vittime al rischio di gravidanze indesiderate e a malattie sessualmente trasmissibili (HIV, Papilloma Virus, etc…).


Le ragazze intervistate, vittime di questa pratica,  parlano di grave violazione della dignità e dell’autonomia. Pare, dai racconti, che questa sia una comune pratica tra i giovani sessualmente attivi.  La maggior parte delle vittime si accorge dell’assenza del preservativo alla fine, solo nel momento dell’ eiaculazione. Le vittime narrano e raccontano storie diverse tra loro, ma due temi emergono in comune. Il primo, è che tutte le vittime temono per una possibile futura gravidanza e di aver contratto malattie sessualmente trasmissibili. Il secondo, riguarda il fatto che le vittime si sentono violate nella loro dignità e autonomia e lesa la fiducia nei confronti del proprio partner. Brodsky, considera questa pratica come una violenza.


Racconta ad HuffPost che intendeva analizzare questo inquietante fenomeno già nel 2013, dopo essersi resa conto di quante amiche erano state violentate in questo modo. Ha spiegato che quelle donne: “Stavano lottando contro forme di maltrattamenti sessuali che non erano state riconosciute come violenza basata sul genere, ma che sembravano radicarsi nella stessa misoginia, nella stanza mancanza di rispetto”. La Brodsky  cita nel suo articolo le comunità online che proclamano lo stealthing come un diritto del maschio, il diritto di ogni uomo a “diffondere il suo seme”.  Lo studio,  parla anche di forum in cui alcuni uomini  che offrono sostegno e consigli per la rimozione non consensuale del preservativo durante il sesso.Secondo la Brodsky, per risolvere questa problematica, occorre attuare una “normativa” ad hoc.


A gennaio, in Svizzera, un uomo di quarantasette anni è stato condannato per stupro dopo aver rimosso il preservativo durante il rapporto con una donna conosciuta su Tinder. Secondo l’agenzia di stampa RTS, un tribunale penale elvetico ha deliberato che se l’uso del preservativo era previsto, ma non è avvenuto, avere un rapporto non protetto costituisce legalmente violenza sessuale. L’uomo è stato condannato a dodici mesi con sospensione condizionale.


Fonti:



  • http://www.huffingtonpost.co.uk

  • Alexandra Brodsky, “Rape-Adjacent”: Imagining Legal Responses To Nonconsensual Condom Removal. Columbia Journal of Gender and Law.



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