Covid-19: un anno dopo

30.03.21
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Covid-19: un anno dopo

Covid 19: un anno dopo


È passato più di un anno dall’inizio di questa pandemia che ha cambiato le nostre vite. L’emergenza Covid-19 ha comportato una rivoluzione nella nostra quotidianità: dal lavoro alla scuola passando per le relazioni.


La distanza sociale, le restrizioni sulle uscite e la non partecipazione a varie attività hanno avuto un impatto decisivo sulle nostre vite e sulle nostre prospettive.


Cosa ci ha portato questo anno?


Ogni cambiamento è avvenuto rapidamente e in modo radicale.


Abbiamo familiarizzato con nuove parole: lock-down, Dpcm, assembramenti, mascherine, ristori, congiunti, tamponi, quarantena e così via.


La pandemia ha portato alla rinuncia di piaceri per molti irrinunciabili. La nostra quotidianità è cambiata e i ritmi si sono rallentati, si va al lavoro poi si torna a casa e si socializza solo con i familiari intimi. Le relazioni si riducono e la stanchezza della situazione inizia a farsi sentire.


 


I risvolti psicologici del Covid


 


Oltre ad alterazioni del tono dell’umore, ansia, depressione, problemi legati al sonno (insonnia o ipersonnia) c’è la paura del contagio e la sofferenza di vedere soffrire persone care. Pervade la tristezza e la rabbia di non poter far nulla, se non aspettare e stare alle regole imposte.


La pandemia ha portato a una limitazione della libertà individuale con una socialità fortemente limitata e ciò genera ansia. La paura del futuro, l’incertezza di come cambierà il mondo dopo la fine della pandemia, le preoccupazioni economiche per chi ha già perso il lavoro o di chi sta per ritrovarsi in queste condizioni. Tutto questo aumenta lo stress, il non sapere quando tutto tornerà alla normalità e sentiamo di non riuscire a resistere, ci percepiamo immobili e non liberi di scegliere. Tutte sensazioni che potrebbero trasformarsi in ansia e compromettere il nostro benessere mentale.


 


Cosa possiamo fare?


Accogliere quello che sentiamo, i nostri stati d’animo ma soprattutto chiedere aiuto.


Riconoscere le emozioni, viverle e accoglierle, questo permette di imparare a stare in quella sensazione pesante di rabbia e frustrazione che non sappiamo ancora per quanto tempo dovrà accompagnarci.


Per molti mesi questa sarà ancora la nostra vita, e allora è importante condividere i propri timori e le proprie difficoltà, chiedere aiuto, dare aiuto. Cercando una routine anche nell’isolamento a casa per esempio, routine negli orari, nella cura di se, con un’alimentazione sana.


 


 

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